Il tavolo di partecipazione cittadino alle scelte del Waterfront di Roma


domenica 10 marzo 2013

MOBILITA' - IL MUNICIPIO XIII BOCCIA IL DOCUMENTO



Finisce con la bocciatura del documento (visionabile a questo LINK) di riordino della mobilità (e dell'emendamento proposto, qui sotto riportata, n.d.r.) e con la polizia per sedare una rissa, la discussione sul waterfront nel consiglio del XIII Municipio. E nel pomeriggio il sindaco Gianni Alemanno recupera chiamando il parlamentino locale a esprimere il parere entro un mese di tempo.
Consiglio municipale convocato ieri per discutere il documento sulla mobilità in relazione al waterfront promosso dal Tavolo partecipato e fatto proprio anche dalle commissioni Lavori pubblici e Attività produttive. Dopo un anno di incontri settimanali, il gruppo di lavoro tra le associazioni e i comitati, ha elaborato un documento di cinque pagine nel quale vengono considerate le priorità rispetto alla viabilità e alla mobilità sostenibile. Il piano chiede un’ottimizzazione del trasporto pubblico gommato, il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, la realizzazione di una “magliatura” stradale completa, la fluidificazione delle intersezioni stradali più critiche, lavori di miglioramento per Colombo e via del Mare, il controllo del carico urbanistico. Principi ritenuti ovvi prima di considerare l’arrivo di nuovi pesi edilizi.
Eppure, chiamato a votare il documento approvato dalle commissioni, il Consiglio ha detto no: 12 voti PdL contro 11 dell’opposizione. A quel punto Stefano Salvemme, consigliere di maggioranza sconfessato rispetto al suo operato, ha abbandonato il PdL e comunicato l’adesione al gruppo misto.
La bocciatura ha dato via a una baraonda tra un gruppo di spettatori, tutti partecipanti al Tavolo partecipato, e un consigliere della maggioranza. Sono volate parole grosse e c’è stato il tentativo di venire alle mani sedato prima dai vigili urbani e poi dalla polizia che ha avviato un’indagine per risalire ai responsabili.
Nel pomeriggio colpo di scena. Il sindaco Alemanno ha trasmesso al Segretariato la delibera sul waterfront approvata dalla Giunta capitolina chiedendo che il Municipio esprima il proprio parere entro un mese. (da Il Messaggero, Ed. si Ostia - di G. Mancini - 8 marzo 2013)



Nel XIII Municipio si parla di waterfront e finisce in rissa. Il consiglio municipale si anima e viene chiamata anche la Polizia. Stefano Salvemme lascia la maggioranza e passa al gruppo misto. (da RomaToday LINK)




L'emendamento all'ordine del giorno della seduta consiliare del Municipio XIII del 7 marzo 2013 in cui si richiedeva al Presidente e al Consiglio del XIII Municipio di promuovere la PROGETTAZIONE PARTECIPATA, secondo la delibera di C.C. n°57 del 2 marzo 2006, allegato A, "Regolamento di partecipazione dei cittadini alle trasformazione urbana". L'art. 9, Progettazione Partecipata" afferma che:


1. La progettazione partecipata costituisce un ulteriore livello della partecipazione.
2. Il processo di progettazione partecipata è promosso su richiesta della Giunta Comunale, dell’Assessore competente, del Consiglio Comunale, del Presidente del Municipio, del Consiglio Municipale.
3. La progettazione partecipata è obbligatoria nei casi in cui è espressamente richiesta da bandi o normative regionali, nazionali ed europee, è raccomandata nei casi in cui la rilevanza e complessità dell’intervento consiglia un processo consensuale con gli attori
del territorio.
4. La progettazione partecipata dovrà favorire una lettura ed interpretazione delle necessità e vocazioni del territorio in chiave ambientale strategica, con lo scopo di valutare la sostenibilità socioeconomica e fisica degli interventi proposti.
5. Le attività di progettazione partecipazione potranno svolgersi mediante l’organizzazione di incontri, forum, laboratori di quartiere e territoriali, utilizzando metodologie appropriate, personale specializzato interno o, se necessario, esterno all’Amministrazione Comunale, ed il supporto tecnico della Casa della Città.





I principali comunicati stampa che sono seguiti, alcuni articoli tratti dalla rassegna stampa e dichiarazioni in rete.
Waterfront il mistero dei grattacieli (G. Mancini - Il Messaggero)

IL CASO
Grattacieli sul lungomare di Ostia con il nuovo waterfront? Sì. No. Forse. È uno dei grandi misteri che né l’amministrazione né le planimetrie della delibera approvata dalla Giunta capitolina riescono a svelare.
E’ stato pubblicato l’atto varato dal vertice capitolino per l’avvio del processo partecipativo. «Entro 60 giorni di tempo - spiega l’assessore capitolino all’Urbanistica, Marco Corsini - verrà convocata l’Assemblea partecipativa per raccogliere le osservazioni dei cittadini, dei comitati e delle associazioni. Acquisito anche il parere del Municipio, la delibera sarà sottoposta all’approvazione del consiglio comunale, atto che spetterà ormai alla prossima amministrazione».
Sui siti del Comune di Roma e del XIII Municipio è possibile prendere visione di tutte le carte ma non è chiaro quale sia esattamente il piano varato dalla Giunta. Il «Programma di interventi di riqualificazione del lungomare e di Ostia», infatti, presenta elaborati grafici dei diversi comparti datati 23 novembre, modificati esattamente un mese dopo e riassunti il 4 gennaio di quest’anno. In ciascuna cartografia le altezze dei palazzi del comparto C e D - la cosiddetta Città dei Giochi e della Scienza - cambiano: a novembre gli edifici più alti sono uno di 14 piani (44 metri) e uno di 4. A dicembre compaiono tre grattacieli rispettivamente di 57 metri, 77 e 107. A gennaio si torna alla versione ad una palazzina di altezza indefinita ma comunque superiore al resto del contesto urbano.
Eppure in un incontro con i rappresentanti del Tavolo partecipato del waterfront proprio l’assessore Corsini aveva garantito la scomparsa dei grattacieli per un veto della Soprintendenza. «No, la Soprintendenza ce li avrebbe permessi - specifica oggi Corsini - ma si è pensato di evitare verticalità estreme per rispetto della sensibilità locale che si è dimostrata contraria. Mi pare che si sia preferito spostare le dimensioni elevate nella parte centrale e retrostante della città». E in effetti negli elaborati più recenti del comparto G, sui terreni dell’ex scalo merci di via Lepidio sono disegnati tre palazzi di dimensioni doppie o triple rispetto l’attuale assetto circostante.
Riguardo alla rissa esplosa per la bocciatura della delibera proposta da due commissioni e dal Tavolo partecipato, il mini-sindaco Giacomo Vizzani ieri ha preso una posizione netta. «I toni esasperati sono sempre segnali di inciviltà - sostiene - La discussione si è conclusa con una votazione legittima. Il tentativo di alzare la voce per ostacolare i lavori dell’aula è un atteggiamento scorretto e poco democratico. L'iter del processo partecipativo proseguirà con la convocazione dell'incontro aperto alla cittadinanza, come previsto dai regolamenti comunali».


XIII Municipio, Vizzani: "Discussione su waterfront incivile e anti-democratica". Il presidente del parlamentino lidense: "La discussione di ieri si è conclusa con una votazione legittima che è espressione del parere di consiglieri eletti" (LINK)

Le repliche alle dichiarazione del Presidente del XIII Municipio, G. Vizzani.


Stefano Salvemme, Vice Presidente del Consiglio del XIII Municipio (LINK) (VIDEO)

Il comunicato stampa del CC2013 (LINK)

Il comunicato stampa della Comunità Foce del Tevere (LINK)


Ostia, La Destra: "Bagarre Waterfront? Antidemocratica è l'amministrazione municipale!" (LINK)

Dalla bacheca del consigliere del XIII Municipio de Fratelli d'Italia, Riccardo Marinelli
"La seduta consiliare è finita in rissa....dopo la votazione contraria da parte della maggioranza su un documento privo di fondamenta ...tematica trattata come ripeto water front(comportamenti ed atteggiamenti di una tristezza inaudita strilli urli parolacce e provocazioni...sembrava di stare un po in curva sud e un po ad un concerto dei metallari)e solo dopo l'intervento della p.s e cc ,si sono placati gli animi...."

Ostia, Notturni: “Municipio, siamo ‘alla frutta’: subito la sfiducia a Vizzani” (LINK)

Dalla bacheca dell'Ass. alla Scuola, alla Casa e alle Politiche Sociali del XIII Municipio (non presente in aula) Lodovico Pace:

"XIII MUNICIPIO. Nelle vicende sviluppatesi attorno alla riunione del consiglio di ieri pomeriggio è accaduto un filmetto già visto: nel "grillismo" -inteso come atteggiamento insofferente e demagogico- fermentano pulsioni antidemocratiche. Ogni occasione è pretesto sanculottesco. Forse, oltre le comparsate, la stragrande maggioranza delle persone ritiene (e sogna) che il nostro paese possa uscire dalla crisi con dignità."

Dalla bacheca del consigliere del XIII Municipio, Paolo Orneli (PD):

"Municipio di Ostia. Questa mattina, nel corso di un consiglio molto partecipato, avremmo dovuto discutere ed approvare un documento redatto da decine di associazioni, comitati di quartiere, tecnici e semplici cittadini sul tema della mobilità sul litorale romano.

Un documento molto articolato e ben fatto, ricco di suggestioni, principi e idee molto concrete. Aree pedonali, piste ciclabili, parcheggi di scambio, potenziamento della Roma-Lido e corsie preferenziali per i mezzi pubblici, decongestionamento del lungomare, accessibilità dei luoghi, ricucitura tra i quartieri. Un tentativo serio di immaginare una trasformazione positiva del nostro territorio, partendo dalla vivibilità delle persone e non dalle speculazioni edilizie e dai soliti pseudo-progetti calati dall'alto ad uso e consumo di questo o quel costruttore.

Un documento che il Municipio avrebbe potuto e dovuto fare suo, con soddisfazione e orgoglio. Non soltanto perché - lo ripeto - era il frutto di un lavoro appassionato e disinteressato di tantissimi cittadini. Non soltanto perché di questi tempi la partecipazione delle persone dovrebbe essere considerata più che mai preziosa ed importante. Ma anche e soprattutto perché quel documento diceva cose in gran parte giuste e sensate.

E invece, ancora una volta, un ceto politico cialtrone, supponente ed autoreferenziale ha deciso di dare uno schiaffo in faccia ai cittadini presenti, bocciando quel documento e mortificando la volontà di partecipazione di tante associazioni e tanti comitati della nostro Municipio. Un vero peccato. E l'ennesima conferma del carattere peracottaro e ignorante di una destra ormai logora e completamente scollegata dalla realtà che dovrebbe amministrare.

Dovrebbero vergognarsi, ma non sono neanche capaci di fare questo. Bisogna voltare pagina ed assicurare sin da ora che la partecipazione e la trasparenza diventeranno metodo di governo della città. Senza se e senza ma. Prima ancora di una buona politica (pure necessaria), qui dobbiamo ricostruire le nozioni fondamentali dell'etica pubblica, della democrazia e dei diritti di cittadinanza. Mai più uno schifo così. Mai più."


Dalla bacheca del futuro candidato alla Presidenza del XIII Municipio per il M5S, Paolo Ferrara:
"Nulla di fatto in municipio. Alcune buone proposte, altre meno, una visione sballata (non è detto che qui abbia ragione), molta gente incavolata, un pdl chiuso che ripete i suoi errori, molti interessi da proteggere, un Vizzani provato, un consigliere che lascia il proprio partito, alcuni consiglieri assenti, altri maltrattati, qualcuno del pd che vota a favore in modo svogliato, atri che lo fanno per quieto vivere, qualcuno convinto ma senza prove e... Azz... fosse questa l'antipolitica!"

Leonardo Ragozzino, Resp. Cultura Area Metropolitana per SEL (LINK)

Alessandro Paltoni, consigliere UDC del XIII Municipio,
ex FI, ex Margherita, ex PD, fra poco ex UDC e di nuovo PD non appena ci sarà Renzi (secondo quanto dichiarato durante l'intervista al TG di Canale 10). 9 minuti di propaganda elettorale, proprio lui che ha chiesto il giorno prima le dimissioni di Vizzani e poi esegue le indicazioni di Vizzani di non entrare in aula e dunque non votare. Peccato che Paltoni non abbia seguito il dibattito perché mai presente (ma solo affacciatosi poco prima della votazione per prendere evidentemente istruzioni sul da farsi, insieme al consigliere dell'UDC Angelo Paletta) e l'unica cosa che dice alla domanda (?) sulla seduta consiliare è testualmente "si continua ad andare sul personalismo, ognuno cerca di far evidenziare la sua personalità in funzione delle prossime elezioni di maggio, mi sembrava corretto che tutti scendessero dall'autobus e si mettessero in linea con tutti gli altri come è successo anche con Grillo, si facessero delle consultazioni ordinarie a maggio quando ci saranno le elezioni con dei programmi che possano essere capiti anche dalle persone".

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